Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Atenodoro
Seneca. Commento al De tranquillitate animi. Analisi delle più importanti e suggestive figure retorico-stilistiche
Commento di TRN, con particolare attenzione all’uso delle figure retoriche, quali allitterazione, anafora, antitesi, antonomasia, assonanza, chiasmo, climax, cola decrescenti, figura etimologica, iperbato, metafora, metonimia, onomatopea, ossimoro, paronomasia, personificazione, poliptoto, prosopopea, similitudine, sineddoche, variatio, come strumenti espressivi di S., direttore di coscienze; particolarmente significative la metafora e l’iperbato
Philosophie und Erlebnis in Senecas Dialogen
il ruolo delle esperienze della vita negli scritti filosofici di S. con particolare riferimento a DLG e soprattutto a VTB; significato di virtù e libertà; relazioni con Epicuro; S. parla di se stesso; la securitas; i concetti di indifferentia e potiora; datazione di DLG e relazione con gli altri scritti di S.; confutazione delle teorie di H. Dahlmann (rec. a 1934.23 , Gn XIII 1937, 366-382, in particolare 374) su DLG come “confessione della vita” e rappresentazione dell’interiorità di S.; il concetto di secessus; l’otium; consonanze con il pensiero paneziano
Attalus and the Others. Diatribic Morality, Cynism and Rhetoric in Seneca’s Teachers
la rappresentazione data da S. dei propri maestri permette di delineare, attraverso i tratti in essi comuni, una teoria educativa che si compone di retorica, rigida austerità dell’esempio cinico e alcuni elementi topici della diatriba